Nata a Roccafluvione (AP) appartiene alla generazione degli anni ’70, vive e lavora ad Ascoli Piceno in via San Germano 3. tel. 0736 258044.
Dopo la maturità in Arte Applicata ad Urbino ha frequentato i Corsi internazionali di tecniche incisorie assimilando la lezione dei grandi maestri incisori urbinati: sempre attenta ai problemi sociali, ha conseguito la laurea in Sociologia con una tesi sulla "Comunicazione iconico/tipografica del libro".
Ha insegnato incisione a Pescara e a Venezia, attualmente è docente di stampa calcografica presso l’Istituto d’Arte Statale di Ascoli Piceno. Dal 1990 dirige al Ascoli la Saletta Rosa Spina, che si è distinta per la ricerca nella grafica d’arte originale.
Conosciuta e apprezzata in campo nazionale come valida acquafortista.
Espone dal 1970 e sue opere sono visibili presso Musei e Collezioni Private.
"Tra queste donne vorrei naufragare.
Il segno di Luciana Nespeca è un solco rotondo e sottile. In realtà, invisibile. Perchè ciò che colpisce, ciò che si vede, non è il suo delimitare ma il suo contenere, il suo contenuto. E’ dunque, il miracolo e questo che l’occhio e il sentimento sono come catturati dai vuoti sontuosamente pieni. E in quei pieni, insisto, mi piacerebbe naufragare. Non tanto e non solo per l’offerta ricca di sensualissimo apparire, quanto e soprattutto per quell’invito disinvolto e scopertamente provocatorio a riconquistare i beni supremi di un’umanità da restaurare, la serenità e la pace. Che quelle donne e signore ci propongano di uscire dalla nevrastenia del nostro quotidiano per rientrare e recuperare definitivamente un paradiso perduto? Dev’essere proprio così. Perchè il secondo traguardo, nell’incidere fiabesco di Luciana Nespeca, è dato anche da un gioco indiretto e volutamente ironico di inusuali invenzioni prospettiche. Tra sogno e surrealtà.
Come a sottolineare ancor più il suo invito a entrare (a penetrare, si potrebbe maliziosamente dire), in quel suo femminilissimo mondo di quiete e di pacificazione? In quel suo paradiso perduto. Dove non ci sono più neppure le mele, perchè non c’è più neppure Adamo. E dove, finalmente, sembra possibile anche l’impossibile".
Nuccio Francesco Midera
Direttore Arte Mondadori Milano
Luglio ’99
ALCUNE SUE OPERE
Per ricordare Peppino De Filippo, 1999
acquaforte, vernice molle, acquatinta
cm 50x69.2 (zinco)
Arlecchino, 1994
Serigrafia a 4 colori ritoccata a mano
cm. 70 X 50
Donne leggere, 1996
Incisione punta secca
foglio 40 x 60
Maniera a zucchero e acquatinta su carta
cm 70x50
LUCIANA HA GENTILMENTE OFFERTO LA BELLISSIMA IMMAGINE PER LA LOCANDINA DEL NOSTRO CONVEGNO MEDIAMENTEDONNA. GRAZIE!!!!
LINK UTILI PER CONOSCERE LUCIANA
http://it-it.facebook.com/people/Luciana-Nespeca
http://www.rosaspina.ap.it/
http://www.adrart.it/ArtisAlfab/luciana_nespeca.htm
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