venerdì 26 novembre 2010

SALVIAMO ASIA BIBI




Domenica sera in Pakistan una madre di due figli, Asia Bibi, operaia agricola di 37 anni, è stata condannata a morte da un tribunale del Punjab, semplicemente perché cristiana: la “legge sulla blasfemia” infatti in quel Paese manda a morte chiunque sia accusato di aver offeso Maometto.
La condanna a morte per “blasfemia” era purtroppo già stata comminata a dei cristiani maschi. Per una donna invece è la prima volta.
In vista del passaggio del caso all’Alta Corte è necessaria una grande mobilitazione internazionale in nome della libertà religiosa, con l’obiettivo di salvare la vita e restituire la libertà a questa donna così coraggiosa.
Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio via sms al numero 331 2933554 o all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it.

2 commenti:

  1. E' davvero inaccettabile che esista ancora il reato di blasfemia, che annulla il diritto di professare liberamente il proprio credo religioso, di cui ogni uomo ed ogni donna dovrebbero poter godere. Bisogna fermare questa strage che in molte parti del mondo si sta perpetrando nei confronti dei cristiani. Stefania.

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  2. E' inaccettabile che esista ancora il reato di blasfemia, che nega il diritto fondamentale di professare liberamente il proprio cerdo religioso. Dobbiamo fermare questa vera e propria strage che si sta perpetrando in varie parti del mondo nei confronti dei cristiani. Stefania.

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